Progetto HyMeC: dalla Sardegna la formula che trasforma i rifiuti in idrogeno
15/09/2009
Un sistema di fermentazione che consente di estrarre, da
un chilogrammo di organico, fino a 75 litri di “carburante” verde per celle a combustibile e per energia rinnovabile, è stato messo a punto dall’
Università di Cagliari.
La magica trasformazione avviene nei laboratori del dipartimento di
Geoingegneria e tecnologie ambientali di Cagliari, dove Giorgia De Gioannis e Aldo Muntoni, in partnership con Alessandra Polettini e Raffaella Pomi della
Sapienza di Roma, hanno messo a punto un processo che trasforma i rifiuti in energia rinnovabile in maniera economica e sostenibile.
Punto di forza della ricerca cagliaritana, la forte resa su un’ampia gamma di rifiuti con un bassissimo dispendio energetico, grazie all’utilizzo dei
batteri Clostridia. Niente additivi chimici per controllare il processo, quindi, né pre-trattamenti termici della biomassa batterica. I residui organici, immessi nel fermentatore senza ossigeno per 2-4 giorni (alla temperatura di 39°C. ) vengono digeriti dai batteri, producendo idrogeno miscelato a CO2. Il materiale in uscita alimenta un secondo reattore anaerobico dove si produce metano, anch’esso miscelato ad anidride carbonica. Una volta separato dall’anidride carbonica, l’idrogeno può essere utilizzato in apposite celle a combustibile (Pemfc con membrana a scambio di elettroni), mentre metano e anidride carbonica possono essere utilizzati in celle a combustibile di tipo Mcfc con carbonato.
Avviato da pochi anni, il progetto gode dell’appoggio finanziario di Sardegna Ricerche, l’agenzia per la ricerca della Regione Sardegna che ha sostenuto l’acquisto di un nuove attrezzature tra le quali un bioreattore.
“Oggi Sardegna Ricerche si sta attivando per il deposito del brevetto - ha spiegato Aldo Muntoni - e si sta valutando la possibilità di realizzare un impianto pilota alle porte di Cagliari. Richieste di realizzazione di impianti pilota sono giunte anche da altri soggetti pubblici e privati, sia in ambito nazionale che internazionale”.
Il
rendimento del prototipo di reattore messo a punto a Cagliari?
Un sistema da 400 litri può alimentare continuativamente una cella combustibile da 1 kW, quanto basta per il 30% del carico di potenza di un’abitazione. Se il sistema è da 2mila litri, si alimenta una cella da 5 kW (adatta anche a piccole attività produttive).
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